In un'implicazione materiale fra due enunciati aperti a → b, a è la premessa e b la conseguenza. Perciò possiamo dire che la premessa a è una condizione sufficiente per la conseguenza b.
Ecco degli esempi:
a: «Miao è un gatto»
b: «Miao è un felino»
a → b: «Se Miao è un gatto, allora è un felino»
In sostanza significa che: Miao per essere un felino è sufficiente che sia un gatto. Mentre per essere un gatto, è necessario che sia un felino.
d: «Marco è italiano»
s: «Marco è calabrese»
s → d: «Se Marco è calabrese, allora è italiano»
Cioè, per essere italiano è sufficiente essere calabrese, ma per essere calabrese è necessario essere italiano.
d → s: «Se Marco è italiano, allora è calabrese»
Quì le cose cambiano, in logica questo ragionamento è corretto indipendentemente dal fatto che sia vero o falso, in quanto si tratta soltanto di due enunciati connessi da un connettivo logico. Ma nella realtà è un ragionamento errato, in quanto essere italiani non significa che si dev'essere anche calabresi, quindi se s è falso, d → s è falso anche.
2 commenti:
d → s: «Se Marco è italiano, allora è calabrese»
"Quì le cose cambiano, in logica questo ragionamento è corretto indipendentemente dal fatto che sia vero o falso, in quanto si tratta soltanto di due enunciati connessi da un connettivo logico."
E' una spiegazione senza significato, ti assicuro, infatti (per fortuna) poi ti contraddici dicendo la cosa corretta:
"...è un ragionamento errato, in quanto essere italiani non significa che si dev'essere anche calabresi..."
Antonello (docente di matematica)
Ciao Antonello, hai proprio ragione. Comunque se vuoi propormi tu una spiegazione migliore, contattami via mail a juggos.bhh@gmail.com
Posta un commento